I Borghi Medioevali del Cilento

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Il borghi del Cilento mostrano il lato più autentico e affascinante della Campania, grazie agli scenari incontaminati e alle antiche tradizioni ancora vive.

La regione offre la possibilità di andare alla scoperta della gastronomia grazie alle folkloristiche feste e sagre che soprattutto in estate animano i numerosi borghi e paesi che costellano il territorio.

Qui il mare e le montagne offrono scorci mozzafiato, specialmente lungo la costa del Cilento, dove scenari naturalistici unici nel loro genere fanno da cornice alla storia e alleantiche tradizioni dell’ artigianato.

Chi sceglie di trascorrere le vacanze nel Cilento nel nostro residence per famiglie, sa bene che ci piace consigliare i borghi medievali e i centri storici più suggestivi, per offrirti quel tocco di originalità e primitiva bellezza che daranno quel pizzico di autenticità in più a un’esperienza davvero emozionante.

Ecco i borghi medievali da vedere e visitare nel Cilento

Camerota
Le origini del nome si riferiscono alle numerose grotte calcaree, in cui ancora oggi si ritrovano reperti primitivi. Ilmito di Camerota invece narra della bellissima ninfa Kamaraton di cui si innamorò il nocchiero Palinuro. Tra i luoghi di interesse spicca il pittoresco castello medievale situato nella parte alta. Nel centro storico i ceramisti producono ancora i loro variopinti oggetti nelle fornaci

Centola
La sua origine risale alle epoche primitive e si intreccia con la storia di Palinuro. Secondo la tradizione infatti il nome dai cento abitanti della collina della Molpa che fondarono il paese. Nel borgo i falegnami lavorano la radica e l’ericaper creare pipe e oggetti in legno d’ulivo. Il Convento dei Cappuccini ospita un altare in legno intagliato di epoca barocca.

Pisciotta
Il nome “Pixous” deriva dal buxus, un arbusto simbolo della giovinezza, della forza e del coraggio ornamento dello stemma comunale del paese. Le prime ipotesi sulle sue origini risalgono alla distruzione di Troia. Dall’etimologia greca e da quella latina derivano i nomi che le sono stati attribuiti nel corso dei secoli, fino al XII secolo in cui appare il nome attuale in alcuni documenti. Da non perdere la visita alla Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, un gioiello di arte barocca.

Roccagloriosa
Arroccata come un antico presepe, Roccagloriosa si trova in cima a una collina che guarda il Golfo di Policastro e il Monte Bulgheria. Una curiosità: il suo nome indica sia la posizione strategica da roccaforte che la venerazione della Vergine Gloriosa. Ti consigliamo di visitare le tombe della necropoli ancora perfettamente conservate e l’Antiquarium che custodisce i reperti archeologici dei primi insediamenti

San Severino
Spingendosi all’interno della valle del Mingardo, attraverso la gola del Diavolo, si incontra il borgo medioevale di San Severino, chiamato il paese fantasma perché fu abbandonato a causa di continui smottamenti e conservato quasi intatto. Dal borgo si gode di una vista panoramica su tutta la valle, paradiso per gli appassionati di fotografia. Il Castello risale al XI sec durante il regno dei Normanni